Non potete conoscere il significato della vostra vita finché non siete connessi al Potere che vi ha creato.
(Shri Mataji Nirmala Devi)
Dovete avere una completa fiducia nella capacità del Potere Onnipervadente. Quando siete distaccati, dentro di voi dite: “Fallo tu!”. A quel punto il problema è finito. Non siete più voi che fate le cose, trasferite in quel momento tutte le responsabilità, tutti i problemi al Potere Onnipervadente, che è così potente, così capace che può risolvere ogni cosa…
Insomma, poiché in natura ogni cosa, ogni foglia, ogni fiore, ogni creatura funziona grazie al potere Divino, non dovremmo avere tanto ego da pensare di far noi le cose da soli, di condurre per conto nostro le nostre vite.
Shri Mataji Nirmala Devi
“Sono stanca di avvinghiarmi. Poiché, anche se non posso vederlo con i miei occhi, sono certa che la corrente sappia dove sta andando, lascerò la presa e consentirò che mi conduca dove vorrà…
Il fiume si compiace di sollevarci e liberarci, se soltanto osiamo lasciarci andare.
La nostra missione vera è questo viaggio, questa avventura.”
Richard Bach, da Illusioni
Nella vita non si può evitare il cambiamento, non si possono evitare le perdite. La libertà e la felicità risiedono nella flessibilità e nella facilità con le quali ci muoviamo attraverso il cambiamento.
Da Il buddhista involontario
Colui che segue l’ordine naturale fluisce nella corrente del Tao.
Huai Nan-tzu, saggio taoista
L’assoluta tranquillità è il momento presente. Sebbene sia in questo momento, questo momento non ha limiti, e quivi è eterno diletto.
Hui-neng, mistico zen
Dopo l’inverno viene l’estate, dopo il buio della notte la luce del giorno. Ogni cosa si compie seguendo le leggi della natura, che nella loro perfezione indicano la via giusta.
Da I Ching
Nulla ci rende tanto vulnerabili agli attacchi psichici e satanici quanto le preoccupazioni per il nostro sostentamento. Eppure il nostro Signore ha giurato su se stesso: « È nel cielo il vostro sostentamento e tutto quello che vi è stato promesso; per il Signore del cielo e della terra, questo è vero come è vero che avete la parola ». Disse anche: « Prescrivi al tuo popolo la preghiera e sii perseverante in essa. Non ti chiediamo di provvedere al tuo sostentamento, Noi ti nutriremo, e l’esito spetta alla pietà ».
… Bada dunque, fratello, e consacrati interamente a Dio, e vedrai meraviglie. Non dedicarti al mondo, come fanno quasi tutti gli uomini, per non essere colpito dalla loro stessa sventura. Se i nostri cuori fossero dov’è il nostro Signore, il mondo non tarderebbe a venire a noi e fin dentro le nostre case, bussando alle nostre porte; difatti il nostro Signore – sia lode a Lui – ha detto: « O mondo, servi coloro che mi servono, e stanca coloro che ti servono ». Se noi appartenessimo al nostro Signore, l’intero cosmo con tutto ciò che contiene non tarderebbe ad appartenerci…
al-’Arabî ad-Darqâwî, da Lettere di un maestro sufi
«Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il vostro Padre celeste li nutre. Or non valete voi più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può aggiungere alla durata della sua vita un solo cubito? E perché darsi tanta pena per il vestito? Guardate come crescono i gigli del campo: non lavorano, né filano; eppure vi assicuro che nemmeno Salomone, in tutta la sua gloria, non fu mai vestito come uno di essi. Or, se Dio riveste così l’erba del campo, che oggi è e domani vien gettata nel forno, quanto più vestirà voi, gente di poca fede? Non vogliate, dunque, angustiarvi dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Di che ci vestiremo?”. Di tutte queste cose, infatti, si danno premura i pagani; or, il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutto questo. Cercate prima di tutto il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non vogliate, dunque, mettervi in pena per il domani, poiché il domani avrà cura di se stesso: a ciascun giorno basta il suo affanno».
Gesù (da Matteo, 6, 26)
È impossibile, di fatto, che, essendo portatori di un corpo, si rigettino completamente gli atti. Ma colui che abbandona il frutto degli atti, questi è detto «astinente».
Abbandonando tutti i doveri vieni a cercare rifugio soltanto in me; io ti libererò da tutti i mali; non ti affliggere.
Bhagavad Gita